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Alef: C’è un uomo che vede e due ciechi

"Esiste un racconto negli studi sulla Redenzione, breve ma efficace, che descrive in una sintesi mirabile i duemila anni del confronto/scontro/dialogo fra cristianesimo ed ebraismo:
“C'è un uomo che vede e due ciechi. Un cieco crede che quell'uomo è un mostro e l'altro cieco crede che quell'uomo è un dio. Quell'uomo che vede in realtà non esiste per loro. Ciò che esiste per loro è una creazione della loro immaginazione. Immaginiamo ora che quei ciechi per miracolo aprissero gli occhi e potessero vedere. Il primo cieco vedrà che non è un mostro ed il secondo cieco vedrà che non è un dio. Ed ora che vedono possono parlare con lui nella giusta misura riservata alle persone. Il vero dialogo incomincia adesso, non prima.”
È di questa nuova luce per entrambi che si parla in questo testo.

Informazioni sul libro

PREFAZIONE

a cura del Pastore Dott. Andrea TANDA

Uno dei miracoli che Dio fa continuamente al Suo popolo, è quello di fargli riscoprire la propria identità, da dove è nato, quali sono le sue origini e il fine per il quale è stato creato. Sono sempre più convinto che solo un ebreo o un discendente di essi, può leggere l’intera Bibbia e capirla perfettamente, e come soltanto un discendente di quel popolo, può essere capace di aprire e accedere allo scrigno della conoscenza. Tradizionalmente si ritiene che l’Ebraismo e il Cristianesimo siano separati e distinti, questo studio dal titolo: C’è un uomo che vede e due ciechi, mette in dubbio questa credenza e ci guida alla conoscenza di quello che è già avvenuto con Abramo e quello che dovrà avvenire nei tempi futuri. Ho avuto il piacere di conoscere l’autore del libro, il Prof. Carmine Davide Delle Donne, di parlare con lui e approfondire la conoscenza del suo pensiero. Ho trovato davanti a me una persona umile, disponibile ad ascoltare e allo stesso tempo ben consapevole di avere ricevuto una missione importante, quella di aiutare le persone a poter vedere al di la, del comune modo di vedere, sfatando i luoghi comuni, cercando di far luce sull’oscurità che incombe nella vita spirituale di molte persone. Il suo libro è un’opera per tutti, e allo stesso tempo per pochi. Solo le anime genuine possono intravedervi un autentico messaggio capace di dare una risposta alle istanze più recondite di ogni essere umano. L’anima ebrea di Carmine Davide Delle Donne è stato il terreno fertile che ha permesso, o per meglio dire svelato, l’importanza di questi studi Redenzionali nel Regno Messianico, che vanno letti senza pregiudizio o schemi preconfezionati da precedenti insegnamenti dogmatici, che rendono schiave le persone e che non permettono l’accesso alla vera Conoscenza che libera. In questa sintesi tra Ebraismo e Cristianesimo, è importante notare come gli essere umani sono a volte ciechi e che vogliono vedere solo quello che a loro fa comodo, uno crede in una cosa, l’altro in un’altra cosa, senza scoprire la bellezza del dialogo e del poter conoscere la vera essenza e importanza della nostra esistenza. Non è facile presentare quest’opera, bisogna mettersi profondamente in discussione e liberarsi interiormente affinché il messaggio di questo libro possa conquistarti e tu possa scoprirne la vera essenza e bellezza.

ANDREA TANDA

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