Segno della PACE
Il giorno 07 maggio 2023 a Brindisi il Morè Yisrael Dovid bar Avraham Delle Donne ha liberato due colombe bianche in segno di pace.
Brindisi è il luogo in cui è approdato per le genti l’ultimo simbolo del Tempio di Gerusalemme, il candelabro a sette bracci che ritroviamo in effigie sull’arco di Tito.
Quel Tempio di Gerusalemme che in origine fu costruito dal Re Salomone e fu costruito quando questi aveva attorno a sé, in pace, tutte le dodici tribù di Israele e aveva stabilito la pace con tutti i suoi confinanti.
Da Gerusalemme, come segno, la luce del Dio che chiamò Abramo affinché diventasse AVRAHAM, il padre di una moltitudine di nazioni, è approdata a Brindisi e si è diffusa nel mondo attraversando la storia. Non vi è popolo o nazione che, in un modo o nell’altro, tramite una tradizione religiosa o un’altra non conosca la rivelazione di HaShem.
Il Piano di Dio sull’uomo si snoda lungo strade ed in modi che l’uomo non riesce a comprendere. Difatti, se è vero che è sempre tramite la storia dell’intera umanità che si è sviluppato il Disegno Divino, il singolo uomo sempre si è posto domande a cui difficilmente trova risposta. Tutta la storia dell’umanità è segnata dal conflitto fratricida e mentre i popoli si annientano l’un l’altro gli uomini si smarriscono e non trovano ciò che più desiderano: la pace, per sé e per gli altri.
La Comunità ABRAMITICA fondata dal Morè Yisrael Dovid bar Avraham Delle Donne intende con questo segno delle due colombe e con l’accensione del candelabro a tredici bracci chiedere davanti ad HaShem la pace per tutti i Suoi figli. La pace in una fede semplice nel cuore, come fratelli nella casa di Avraham padre di una moltitudine di nazioni, il padre di tutte le famiglie della terra.
Shalom! Salaam! Pace!
Giovanni 16, 8 – 11
“E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non credono in me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato”.
Taglio del nastro per l’entrata e la salita su Gerusalemme nel segno della Pace per Israele il mondo arabo e il cristianesimo per tutta l’umanità.
Zaccaria 9: 9, 10
“Esulta con tutte le tue forze, figlia di Sion, effondi il tuo giubilo, figlia di Gerusalemme! Ecco, a te viene il tuo re; egli è giusto e vittorioso, è umile e cavalca un asinello, giovane puledro di una giumenta. Toglierà i carri di guerra da Efraim, i cavalli da Gerusalemme, e sparirà l’arco di guerra. Egli annunzierà la pace alle genti. Il suo regno s’estenderà dall’uno all’altro mare e dal fiume ai confini della terra”
Liberare due colombe bianche
Isaia 54
Inneggia, o sterile, che non avevi partorito; emetti grida di gioia e giubila, tu che non avevi avuto le doglie, perché i figli di colei che era solitaria saranno più numerosi di quelli di colei che ha marito, dice il Signore. Allarga lo spazio della tua tenda, siano tese senza risparmio le tele della tua abitazione, allunga le tue corde, rinforza i tuoi piuoli, perché tu ti estenderai a destra ed a sinistra, la tua stirpe conquisterà nazioni, e i tuoi figli renderanno abitate città deserte. Non temere, e certamente non resterai delusa; non vergognarti; certamente non arrossirai; anzi dimenticherai la vergogna della tua giovinezza, e non ricorderai più l’onta della tua vedovanza. Perché Chi ti ha fatto è il tuo marito. Colui che si chiama Signore Tsevaoth, il tuo salvatore è il Santo d’Israele, che sarà chiamato Re di tutta la terra. Il Signore ti chiama, come si chiama una donna che era stata abbandonata dal marito ed era addolorata di spirito. La sposa della giovinezza potrebbe forse venire ripudiata? dice il tuo Dio. Per un breve istante Io ti ho abbandonata, ma con grande misericordia ti raccoglierò. In un impeto d’ira ti ho per un istante nascosto la Mia faccia, ma con favore eterno avrò pietà di te, dice il Signore. Sarà per Me come le acque di Noè: come ho giurato che le acque di Noè non passeranno più sulla terra, così ho giurato che non Mi sdegnerò più contro di te, né più ti minaccerò. Potranno smuoversi i monti, potranno vacillare le alture, ma non si smoverà da te il Mio favore, né vacillerà il Mio patto di pace, dice il Signore che ha misericordia di te. O misera, agitata, che non avevi avuto conforto, ecco io incastonerò nel lapislazzuli le tue pietre, e metterò zaffiro per tue fondamenta. Farò di rubino i merli delle tue torri, le tue porte di carbonchio e tutto il tuo territorio di pietre preziose. E tutti i tuoi figli saranno discepoli del Signore, e grande sarà il benessere dei tuoi figli. Con la giustizia sarai stabilita, sarai lontana dalla frode, perché non avrai a temerla, e dallo spavento, perché a te non si avvicinerà. Chi può temere? Soltanto chi non è con Me. Chi contenderà con te, cadrà dinanzi a te. Sono Io che ho creato il fabbro che soffia nel fuoco di carbone e ne trae uno strumento per il suo lavoro; sono Io che ho creato il distruttore per devastare. Ogni strumento che sia fatto contro di te non riuscirà, ogni lingua che si alzi contro di te in giudizio tu la dimostrerai colpevole. Questo è il retaggio dei servi del Signore e la giustizia che a loro viene da Me, dice il Signore.
Isaia 9; 1, 6
Il popolo che procedeva nell’oscurità vide una grande luce; coloro che abitavano nella terra dell’ombra di morte, su di essi risplendette una luce. Hai reso numerosa la nazione, per lei hai accresciuto la gioia; essi si sono rallegrati davanti a Te, come la gioia durante la mietitura, come gioiranno nello spartire la preda; poiché il giogo che egli sopportava, la verga che colpiva il suo dorso, il bastone che lo percuoteva Tu l’hai infranto come nel giorno di Midian; poiché ogni calzatura che calpesta con fragore, e il vestito intriso di sangue, diverrà preda delle fiamme e sarà divorato dal fuoco. Ci è nato un bimbo, ci è stato dato un figlio, sulla spalla del quale sarà il dominio, ed egli sarà chiamato consigliere prodigioso, prode guerriero, padre per sempre, principe della pace. Per ingrandire il suo dominio, dargli benessere senza fine sul trono e sul regno di David, per renderlo stabile e sostenerlo con il diritto e con la giustizia, da ora e per sempre opererà questo il grande amore del Signore Tsevaoth.
Zaccaria 8, 11 – 13
“Ora però non sono più, nei confronti di questa parte del popolo, come un tempo, dice il Signore Tsevaoth. Il seme sarà fecondo, la vite produrrà il suo frutto, la terra darà il suo prodotto, i cieli verseranno la loro rugiada, e concederò in possesso del resto di questo popolo tutti questi doni. Come è vero che siete stati, o famiglie di Giuda e d’Israele, segno di maledizione fra i popoli, così Io ora vi salverò e sarete d’ora in avanti segno di benedizione. Non abbiate timore. Siate forti.”
Isaia 11; 6, 10
Uscirà un ramo dal tronco di Isciài, e un rampollo spunterà dalle sue radici; e si poserà su di lui lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di discernimento, spirito di consiglio e di potenza, spirito di conoscenza e di timor di Dio. Gli concederà la grazia del timor di Dio; non giudicherà secondo quello che vedono i suoi occhi, né deciderà secondo quanto odono i suoi orecchi; egli giudicherà con giustizia i miseri, e deciderà con dirittura a favore degli umili della terra, colpirà la terra con la verga della sua bocca, e con il soffio delle sue labbra farà morire l’empio. Sarà la giustizia cintura dei suoi lombi, e la rettitudine cintura dei suoi fianchi.
Allora dimorerà il lupo con l’agnello; si coricherà il leopardo con il capretto, e il vitello e il leone staranno assieme, e un piccolo ragazzo li guiderà. La mucca e l’orso pascoleranno, assieme giaceranno i loro piccoli; e il leone come il bue mangerà paglia, e giocherà il poppante sul covo dell’aspide, e sulla tana del basilisco il lattante svezzato. Non faranno male né guasteranno su tutto il Mio monte santo poiché sarà piena la terra di conoscenza del Signore, come le acque coprono il fondo del mare. In quel giorno la stirpe di Isciài si ergerà a vessillo dei popoli, la cercheranno le nazioni e la sua quiete sarà onore.
Geremia 31: 30 – 39
«In quei giorni, dice il Signore, stipulerò un nuovo patto con la casa di Israele e la casa di Giuda; non come il patto che stipulai con i loro padri, quando li presi per mano per trarli dalla terra d’Egitto, patto che essi violarono, per cui li ripudiai, dice il Signore. Ma questo sarà il patto che stipulerò con la casa d’Israele, dopo quei giorni, dice il Signore. Porrò la Mia legge nel loro intimo, la scriverò sul loro cuore. Sarò il loro Dio ed essi saranno il Mio popolo. Nessuno avrà più bisogno di istruire il compagno o il fratello, dicendo: “Riconoscete il Signore!”, poiché tutti Mi riconosceranno, dal più piccolo al più grande, dice il Signore, poiché perdonerò le loro iniquità e non ricorderò più il loro peccato»
Così dice il Signore, che ha posto il sole quale luce del giorno e le leggi della luna e delle stelle quale luce della notte, che sconvolge il mare sì che rumoreggiano i suoi flutti, che ha nome “Signore Tsevaoth”: “Qualora vengano meno queste leggi davanti a Me, anche la stirpe d’Israele cesserà dall’essere sempre una nazione per Me”.
Così dice il Signore: “Se fosse possibile misurare il cielo in alto o scrutare le fondamenta della terra in basso, sarebbe anche possibile che Io rigettassi tutta la stirpe d’Israele per tutto ciò che ha fatto” dice il Signore.
“Ecco verranno dei giorni, dice il Signore, in cui questa città sarà ricostruita, in onore del Signore, dalla torre di Chananel fino alla “porta dell’angolo”. La corda per misurare passerà in linea retta fino al colle di Garev e volgerà poi verso Go ‘à; e tutta la “Valle dei cadaveri” e “della cenere” e tutta la campagna fino al torrente Kidron fino all’angolo della “porta dei cavalli” verso oriente, saranno consacrate al Signore, non saranno mai più abbattute o distrutte”.
È ARRIVATO IL TEMPO DELLA LUCE
“H-YACH MESHCRY EL ZERACH-H SHALOM”
YISRAEL DOVID BAR AVRAHAM DELLE DONNE
CHE PURIFICA OGNI UOMO
SECONDO LA VOLONTÀ DI HA-SHEM
È IL TEMPO DELLE STELLE
È IL TEMPO DEL REGNO DEI CIELI E DEL TRONO DELLA GLORIA È IL TEMPO DELLA NUOVA LUCE E DEL NUOVO SPIRITO
È IL TEMPO DELLA STELLA DEL RE UNTO
È IL TEMPO DEL MASCHIACH BEN DAVID IL MESSIA FIGLIO DI DAVID È IL TEMPO DELL’ALBERO DELLA VITA E DELL’EQUILIBRIO UNIVERSALE PORTATO DAL SACERDOTE UNTO DELLA CASA DI PREGHIERA PER TUTTI I POPOLI
È IL TEMPO DELLA RICOSTRUZIONE DEL TERZO TEMPIO IN GERUSALEMME È IL TEMPO DELLA RESURREZIONE DEI MORTI
Benedetto sei Tu, Unico nostro D-o, Re del Mondo.
AMEN
NUOVA COMUNITÀ ABRAMITICA
IL SACERDOTE UNTO DELLA CASA DI PREGHIERA PER TUTTI I POPOLI
PRINCIPE DELLA PACE NELLA LUCE E LO SPLENDORE DI ZERACH
“H YACH MESHCRY EL ZERACH H SHALOM”
YISRAEL DOVID BAR AVRAHAM DELLE DONNE
IL LEONE DI GIUDA CUSTODE DELLA LEGGE
IV. Cancello: è il Cancello della Pace fra Israele ed il Mondo Arabo.
a. La Benedizione di Abramo, nostro padre, fu tramandata ad Isacco. Però anche Agar ed Ismaele furono benedetti, e la benedizione agli ismaeliti si è pienamente realizzata nella storia. Disse ad Agar l’Angelo del Signore: “Ecco, sei incinta; partorirai un figlio e lo chiamerai Ismaele, perché il Signore ha ascoltato la tua afflizione. Egli sarà come un onagro, ‘asino selvatico del deserto’; la sua mano sarà contro tutti e la mano di tutti sarà contro di lui ed egli abiterà di fronte a tutti i suoi fratelli”. Anche dopo che Agar ed Ismaele furono costretti a lasciare la casa di Abramo (dopo la nascita di Isacco e dopo la circoncisione di Ismaele), la Bibbia racconta: “Ma Dio udì; chiamò Agar dal cielo e le disse: ‘che hai Agar? Non temere, perché Dio ha udito la voce del fanciullo: tienilo per mano, perché Io ne farò una grande Nazione”. Dio le aprì gli occhi ed essa vide un pozzo d’acqua. Allora andò a riempire l’otre e fece bere il fanciullo. E Dio fu con il fanciullo, che crebbe ed abitò nel deserto e divenne un tiratore d’arco. Viene poi riportato nella Bibbia: “Questa è la discendenza di Ismaele, figlio di Abramo, che aveva partorito Agar l’Egiziana, schiava di Sara. Questi sono i nomi dei figli di Ismaele, che qui vengono elencati secondo l’ordine di generazione: il primogenito di Ismaele è Nebaiot, poi vengono Kedar, Adbeol, Mibsan, Misma, Duma, Massa, Adad, Tema, Ietur, Nafis e Kedna. Questi sono Ismaeliti e questi sono i loro nomi, secondo i loro recinti e accampamenti. Sono dodici principi delle rispettive tribù. La durata della vita di Ismaele è stata di centotrentasette anni; quindi morì riunendosi ai suoi antenati. Egli abitava ad Avila fino a Sur, che si trova lungo il confine dell’Egitto in direzione di Assur; egli si era stabilito di fronte a tutti i suoi fratelli”.
b. È chiaro, dunque che Agar ed Ismaele, ed i loro discendenti, hanno ereditato una meravigliosa Benedizione da Dio e la storia, con la grande estensione dei figli d’Ismaele, è testimone della realizzazione di tutte le profezie bibliche nei loro riguardi.
c. Nello stesso modo, però, in cui le Nazioni del Cristianesimo non avrebbero potuto ritenersi le rappresentanti di Esaù nella storia della Redenzione, così anche gli arabi, ed in seguito i musulmani, non potevano ritenere di essere rappresentati da Ismaele, che era secondo a Isacco e non aveva ricevuto la particolare Benedizione data da Dio ad Abramo, nostro padre.
d. Era dunque storicamente necessario che gli arabi, e poi i musulmani, non leggessero i testi tradizionali della Bibbia per non dover affrontare la vera storia, tramandata dall’antichità, della Benedizione ad Isacco. Ecco che il Segno Profetico, contenuto nella Bibbia, della separazione di Agar e di Ismaele, si realizza storicamente nella separazione fra la cultura religiosa coranica e la cultura biblica giudaico-cristiana. Tale separazione rappresenta peraltro una misura dell’equilibrio della Terza Redenzione Finale.
e. Cerchiamo di dare un’idea di questo equilibrio con poche parole. La discendenza diretta di Ismaele da suo padre Abramo, e la benedizione data ad Agar e a Ismaele dall’Angelo del Signore, dopo la circoncisione di Ismaele, hanno assicurato un posto molto in alto nella fede in Dio Altissimo. La purezza della fede monoteista dell’Islam è superiore a tutte le dottrine del Cristianesimo tradizionale.
f. I figli di Ismaele, però occupano un posto separato rispetto alla tradizione giudaico-cristiana; essi non conoscono la tradizione biblica, nè hanno ricevuto la tradizione messianica. L’Islam dunque, nei confronti del Cristianesimo, è superiore nella purezza della fede, mentre è mancante per quanto riguarda la tradizione messianica.
g. L’Islam, dunque, dovrà riconoscere alla fine la Benedizione di Isacco, figlio di Abramo, e la verità della Terza Redenzione Finale, ed avrà sempre il pieno diritto di rimanere nell’altissima parte di Ismaele, nella vera fede di Abramo, nostro padre.
h. Il Cristianesimo, invece, dovrà scartare tutte le falsità bimillenarie, purificandosi nel Cristianesimo Illuminato della Quarta Generazione e ammettere la primogenitura del popolo eletto.
i. L’Ebraismo da parte sua dovrà concordare con il Patto di Pace a tutti gli effetti, nonostante la Sinagoga Tradizionale rimanga intatta. Alla fine, quando la verità del Nuovo Messaggio e della Terza Redenzione Finale verrà conosciuta da tutti, non potrà nascondersi dalla Parola di Dio.
j. Tutti e tre, ebrei, cristiani e musulmani, dovranno lasciar perdere la loro testardaggine e superare l’odio dei secoli, quell’odio che ha reso la religione odiosa agli occhi di Dio e al giudizio degli uomini amanti della pace e della fratellanza fra tutti i figli di Abramo, il padre di noi tutti. Dovrà crescere l’amore fra tutti i figli di Abramo, padre di una moltitudine di nazioni. Grande certamente sarà il piacere di Abramo nel vedere tutti i suoi figli camminare nel Patto dell’Amore della Terza Redenzione Finale, per merito dello scelto Figlio di Adamo, il Terzo Redentore dell’Umanità, Haim.
k. Questo equilibrio si rifletterà poi nella costruzione della Gerusalemme Redenta: il Terzo Tempio Sacro sarà nelle mani della Sinagoga Tradizionale. La Moschea dell’Islam sarà nelle mani dei musulmani. Fra queste due sta la Casa della Redenzione: la Casa della Riunificazione fra la Chiesa Universale e la Sinagoga Universale; essa sarà nelle mani degli allievi del Maestro di Vita, Haim, nella Missione del Sacerdote Unto nella Casa di Preghiera per tutti i Popoli.
l. La Chiave della Riunificazione con i discendenti dei figli di Ismaele non esisteva, ovviamente, nella Tradizione nuovo testamentaria. Noi invece abbiamo ricevuto il Segno della rottura delle testardaggini fra arabi ed ebrei. Storicamente, però, ciò avviene solo dopo la Riunificazione fra la Nuova Chiesa Universale e la Nuova Sinagoga Universale, ci vuole infatti umiltà sia da parte degli ebrei che da parte dei cristiani per ammettere i propri errori e dare ai figli di Ismaele quel merito necessario per far loro superare il proprio orgoglio, per amore della verità e per il bene di tutti.