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Genzano di Lucania, il mio paese natale. Quante volte, in tutti gli anni in cui sono stato fuori in giro per l’Italia, ho pensato che i miei amici d’infanzia, i miei compagni di gioventù facevano la loro vita nel paese con i suoi ritmi e le sue usanze. Invece per me da subito sia la vita comune che poi ciò che sono stato chiamato a fare, ha tenuto lontano dai bar, dalle chiacchiere e dai costumi del paese. Oggi, con tutto l’amore che da sempre porto per tutto il mio paese, il paese della mia famiglia, dei miei avi, dei miei compagni di gioventù, mi trovo a dover dire: “Beata ignoranza!”. Paese mio, so che non hai potuto capire, in tutti questi anni, ciò che stavo compiendo. So che ti sei confuso mille volte fra ciò che conoscevi di me, la mia persona, il mio agire con ognuno di voi e ciò che ti veniva detto di me. E mille volte ti sei confuso perchè non sapevi che su di me la benedizione è: “Benedetto chi ti benedice, maledetto chi ti maledice”. E non potevi sapere che quell’uomo che vedi Ebreo sta per la seconda volta per salire su Gerusalemme. Ricordo sempre, e più volte l’ho riportata per iscritto, la frase di un Rabbino che tanti tanti anni fa venne ad incontrarmi a Genzano e mi disse “Questo paese un giorno sarà conosciuto in tutto il mondo a causa tua” e questo è il regalo che vorrei farvi e mi auguro HaShem permetta sia fatto presto, ai giorni nostri.
Shalom
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