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NUOVA COMUNITÀ ABRAMITICA

IL SACERDOTE UNTO DELLA CASA DI PREGHIERA PER TUTTI I POPOLI PRINCIPE DELLA PACE NELLA LUCE E LO SPLENDORE DI ZERACH
“H YACH MESHCRY EL ZERACH H SHALOM”
YISRAEL DOVID BAR AVRAHAM DELLE DONNE
IL LEONE DI GIUDA CUSTODE DELLA LEGGE

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IV. Cancello: è il Cancello della Pace fra Israele ed il Mondo Arabo.

a. La Benedizione di Abramo, nostro padre, fu tramandata ad Isacco. Però anche Agar ed Ismaele furono benedetti, e la benedizione agli ismaeliti si è pienamente realizzata nella storia. Disse ad Agar l’Angelo del Signore: “Ecco, sei incinta; partorirai un figlio e lo chiamerai Ismaele, perché il Signore ha ascoltato la tua afflizione. Egli sarà come un onagro, ‘asino selvatico del deserto’; la sua mano sarà contro tutti e la mano di tutti sarà contro di lui ed egli abiterà di fronte a tutti i suoi fratelli”. Anche dopo che Agar ed Ismaele furono costretti a lasciare la casa di Abramo (dopo la nascita di Isacco e dopo la circoncisione di Ismaele), la Bibbia racconta: “Ma Dio udì; chiamò Agar dal cielo e le disse: ‘che hai Agar? Non temere, perché Dio ha udito la voce del fanciullo: tienilo per mano, perché Io ne farò una grande Nazione”. Dio le aprì gli occhi ed essa vide un pozzo d’acqua. Allora andò a riempire l’otre e fece bere il fanciullo. E Dio fu con il fanciullo, che crebbe ed abitò nel deserto e divenne un tiratore d’arco. Viene poi riportato nella Bibbia: “Questa è la discendenza di Ismaele, figlio di Abramo, che aveva partorito Agar l’Egiziana, schiava di Sara. Questi sono i nomi dei figli di Ismaele, che qui vengono elencati secondo l’ordine di generazione: il primogenito di Ismaele è Nebaiot, poi vengono Kedar, Adbeol, Mibsan, Misma, Duma, Massa, Adad, Tema, Ietur, Nafis e Kedna. Questi sono Ismaeliti e questi sono i loro nomi, secondo i loro recinti e accampamenti. Sono dodici principi delle rispettive tribù. La durata della vita di Ismaele è stata di centotrentasette anni; quindi morì riunendosi ai suoi antenati. Egli abitava ad Avila fino a Sur, che si trova lungo il confine dell’Egitto in direzione di Assur; egli si era stabilito di fronte a tutti i suoi fratelli”.

b. È chiaro, dunque che Agar ed Ismaele, ed i loro discendenti, hanno ereditato una meravigliosa Benedizione da Dio e la storia, con la grande estensione dei figli d’Ismaele, è testimone della realizzazione di tutte le profezie bibliche nei loro riguardi.

c. Nello stesso modo, però, in cui le Nazioni del Cristianesimo non avrebbero potuto ritenersi le rappresentanti di Esaù nella storia della Redenzione, così anche gli arabi, ed in seguito i musulmani, non potevano ritenere di essere rappresentati da Ismaele, che era secondo a Isacco e non aveva ricevuto la particolare Benedizione data da Dio ad Abramo, nostro padre.

d. Era dunque storicamente necessario che gli arabi, e poi i musulmani, non leggessero i testi tradizionali della Bibbia per non dover affrontare la vera storia, tramandata dall’antichità, della Benedizione ad Isacco. Ecco che il Segno Profetico, contenuto nella Bibbia, della separazione di Agar e di Ismaele, si realizza storicamente nella separazione fra la cultura religiosa coranica e la cultura biblica giudaico-cristiana. Tale separazione rappresenta peraltro una misura dell’equilibrio della Terza Redenzione Finale.

e. Cerchiamo di dare un’idea di questo equilibrio con poche parole. La discendenza diretta di Ismaele da suo padre Abramo, e la benedizione data ad Agar e a Ismaele dall’Angelo del Signore, dopo la circoncisione di Ismaele, hanno assicurato un posto molto in alto nella fede in Dio Altissimo. La purezza della fede monoteista dell’Islam è superiore a tutte le dottrine del Cristianesimo tradizionale.

f. I figli di Ismaele, però occupano un posto separato rispetto alla tradizione giudaico-cristiana; essi non conoscono la tradizione biblica, nè hanno ricevuto la tradizione messianica. L’Islam dunque, nei confronti del Cristianesimo, è superiore nella purezza della fede, mentre è mancante per quanto riguarda la tradizione messianica.

g. L’Islam, dunque, dovrà riconoscere alla fine la Benedizione di Isacco, figlio di Abramo, e la verità della Terza Redenzione Finale, ed avrà sempre il pieno diritto di rimanere nell’altissima parte di Ismaele, nella vera fede di Abramo, nostro padre.

h. Il Cristianesimo, invece, dovrà scartare tutte le falsità bimillenarie, purificandosi nel Cristianesimo Illuminato della Quarta Generazione e ammettere la primogenitura del popolo eletto.

i. L’Ebraismo da parte sua dovrà concordare con il Patto di Pace a tutti gli effetti, nonostante la Sinagoga Tradizionale rimanga intatta. Alla fine, quando la verità del Nuovo Messaggio e della Terza Redenzione Finale verrà conosciuta da tutti, non potrà nascondersi dalla Parola di Dio.

j. Tutti e tre, ebrei, cristiani e musulmani, dovranno lasciar perdere la loro testardaggine e superare l’odio dei secoli, quell’odio che ha reso la religione odiosa agli occhi di Dio e al giudizio degli uomini amanti della pace e della fratellanza fra tutti i figli di Abramo, il padre di noi tutti. Dovrà crescere l’amore fra tutti i figli di Abramo, padre di una moltitudine di nazioni. Grande certamente sarà il piacere di Abramo nel vedere tutti i suoi figli camminare nel Patto dell’Amore della Terza Redenzione Finale, per merito dello scelto Figlio di Adamo, il Terzo Redentore dell’Umanità, Haim.

k. Questo equilibrio si rifletterà poi nella costruzione della Gerusalemme Redenta: il Terzo Tempio Sacro sarà nelle mani della Sinagoga Tradizionale. La Moschea dell’Islam sarà nelle mani dei musulmani. Fra queste due sta la Casa della Redenzione: la Casa della Riunificazione fra la Chiesa Universale e la Sinagoga Universale; essa sarà nelle mani degli allievi del Maestro di Vita, Haim, nella Missione del Sacerdote Unto nella Casa di Preghiera per tutti i Popoli.

l. La Chiave della Riunificazione con i discendenti dei figli di Ismaele non esisteva, ovviamente, nella Tradizione nuovo testamentaria. Noi invece abbiamo ricevuto il Segno della rottura delle testardaggini fra arabi ed ebrei. Storicamente, però, ciò avviene solo dopo la Riunificazione fra la Nuova Chiesa Universale e la Nuova Sinagoga Universale, ci vuole infatti umiltà sia da parte degli ebrei che da parte dei cristiani per ammettere i propri errori e dare ai figli di Ismaele quel merito necessario per far loro superare il proprio orgoglio, per amore della verità e per il bene di tutti.
 
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