Alef: C’è un uomo che vede e due ciechi
"Esiste un racconto negli studi sulla Redenzione, breve ma efficace, che descrive in una sintesi mirabile i duemila anni del confronto/scontro/dialogo fra cristianesimo ed ebraismo:
“C'è un uomo che vede e due ciechi. Un cieco crede che quell'uomo è un mostro e l'altro cieco crede che quell'uomo è un dio. Quell'uomo che vede in realtà non esiste per loro. Ciò che esiste per loro è una creazione della loro immaginazione. Immaginiamo ora che quei ciechi per miracolo aprissero gli occhi e potessero vedere. Il primo cieco vedrà che non è un mostro ed il secondo cieco vedrà che non è un dio. Ed ora che vedono possono parlare con lui nella giusta misura riservata alle persone. Il vero dialogo incomincia adesso, non prima.”
È di questa nuova luce per entrambi che si parla in questo testo.
Bet: BRITH SHALOM – IL PATTO DI PACE
GEREMIA 31: 30 - 39 «In quei giorni, dice il Signore, stipulerò un nuovo patto con la casa di Israele e la casa di Giuda; non come il patto che stipulai con i loro padri, quando li presi per mano per trarli dalla terra d’Egitto, patto che essi violarono, per cui li ripudiai, dice il Signore. Ma questo sarà il patto che stipulerò con la casa d’Israele, dopo quei giorni, dice il Signore. Porrò la Mia legge nel loro intimo, la scriverò sul loro cuore. Sarò il loro Dio ed essi saranno il Mio popolo. Nessuno avrà più bisogno di istruire il compagno o il fratello, dicendo: “Riconoscete il Signore!”, poiché tutti Mi riconosceranno, dal più piccolo al più grande, dice il Signore, poiché perdonerò le loro iniquità e non ricorderò più il loro peccato»
Altre informazioni →Gimel: LA VIA VERSO IL SECONDO CONCILIO DI GERUSALEMME
PREFAZIONE
A cura del Pastore Dottor Andrea TANDA
Uno dei miracoli che Dio fa continuamente al Suo popolo, è quello di fargli riscoprire la propria identità, da dove è nato, quali sono le sue origini e il fine per il quale è stato creato.
Sono sempre più convinto che solo un ebreo o un discendente di essi, può leggere l’intera Bibbia e capirla perfettamente, e come soltanto un discendente di quel popolo, può essere capace di aprire e accedere allo scrigno della conoscenza.
Tradizionalmente si ritiene che l’Ebraismo e il Cristianesimo siano separati e distinti, questo studio mette in dubbio questa credenza e ci guida alla conoscenza di quello che è già avvenuto con Abramo e quello che dovrà avvenire nei tempi futuri.
Ho avuto il piacere di conoscere l’autore del libro, il Prof. Carmine Davide Delle Donne, di parlare con lui e approfondire la conoscenza del suo pensiero.
Ho trovato davanti a me una persona umile, disponibile ad ascoltare e allo stesso tempo ben consapevole di avere ricevuto una missione importante, quella di aiutare le persone a poter vedere al di la, del comune modo di vedere, sfatando i luoghi comuni, cercando di far luce sull’oscurità che incombe nella vita spirituale di molte persone. Il suo libro è un’opera per tutti, e allo stesso tempo per pochi. Solo le anime genuine possono intravedervi un autentico messaggio capace di dare una risposta alle istanze più recondite di ogni essere umano.
L’anima ebrea di Carmine Davide Delle Donne è stato il terreno fertile che ha permesso, o per meglio dire svelato, l’importanza di questi studi Redenzionali nel Regno Messianico, che vanno letti senza pregiudizio o schemi preconfezionati da precedenti insegnamenti dogmatici, che rendono schiave le persone e che non permettono l’accesso alla vera Conoscenza che libera.
In questa sintesi tra Ebraismo e Cristianesimo, è importante
notare come gli essere umani sono a volte ciechi e che vogliono vedere solo quello che a loro fa comodo, uno crede in una cosa, l’altro in un’altra cosa, senza scoprire la bellezza del dialogo e del poter conoscere la vera essenza e importanza della nostra esistenza.
Non è facile presentare quest’opera, bisogna mettersi profondamente in discussione e liberarsi interiormente affinché il messaggio di questo libro possa conquistarti e tu possa scoprirne la vera essenza e bellezza.
ANDREA TANDA
Vergiate, Ottobre 2013
Dalet: Il Terzo Tempio in Gerusalemme
He: Il Libro di Ester
Vav: HA-MASCHIACH BEN DAVID “IO SONO QUELLO CHE SONO”
Questo testo riporta una parte del lavoro compiuto finora dal Maestro Carmine Davide Delle Donne in oltre vent’anni e nelle spiegazioni che vi si trovano, a parte il consiglio di una certa lentezza nello studiarle, non necessita di particolari delucidazioni: si spiegano da sé.
Solo, questa introduzione vuole dare una chiarificazione del modo e degli eventi che ne sono la genesi.
Il Maestro Carmine Davide Delle Donne, fino ad un preciso momento della sua vita, non si è mai interessato di religione. Un giorno arriva al suo paese, Genzano di Lucania, un uomo in tunica, con un bastone, ebreo americano, mandato dal suo Maestro, il Maestro Haim Wenna, di Benedetta Memoria, ebreo yemenita e figlio del Presidente del Tribunale Rabbinico di San’a Moshè Wenna, con una Missione: cercare nel mondo una persona. Una sola, particolare ed unica persona. Non appena si incontra con il Maestro Carmine Davide, questo ebreo americano lo abbraccia e piange sulla sua spalla. Il Maestro Davide non aveva mai neanche conosciuto un ebreo e in quel momento pensò che dovessero essere ben strani questi ebrei…
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Zain: IL LIBRO DEI SEGNI
Chet: IL PASTORE DELLE PECORE SMARRITE DELLA CASA DI ISRAELE
LE DIECI TRIBÙ DISPERSE NEL CAMPO CRISTIANO
Estate 1983:
In sogno vedevo montagne alte e maestose ma il mio sguardo si soffermava invece su di un piccolo monte sul quale appariva un grande palazzo bianco di sette piani, riconosco il posto: era Monticchio. Dopo mi fanno vedere un’isola, era l’isola di Malta; infine mi fanno vedere una montagna bellissima e mi dicono che è il Monte Rosa.
Domenico Lamastra
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Tet: Il Nodo del “Mistero di Cristo” sciolto
Iod: Il trattato della moltiplicazione dei pani e dei pesci
Caf: GIUDA – RUBEN – LEVI
BENEDIZIONE A GIUDA
(pronunziata da GIACOBBE)
A te, Giuda, tributeranno omaggio i tuoi fratelli, la tua mano sarà sulla cervice dei tuoi nemici, si prostreranno a te i figli di tuo padre. Tu, Giuda, sei un lioncello quando torni, o figlio mio, dalla preda. Allorché egli se ne sta chino, coricato come un leone, chi oserebbe farlo alzare? Lo scettro non si dipartirà da Giuda né il bastone del comando di fra i suoi piedi fino che verrà il Messia verso il quale convergerà l'ossequio dei popoli. Egli lega alla vite il suo puledro, e alla vite pregiata il figlio della sua asina, lava il vestito nel vino e i panni nel sangue dell'uva. Ha gli occhi rossi per il vino, e bianchi i denti per il latte.
Mosè Maimonide dice:
Se sorge un Re della casa di David che studia la Torà e mette in pratica i suoi precetti in accordo sia con la Torà scritta che con la Torà orale, che chiama tutto Israele a camminare nelle vie della Torà allora possiamo presumere che egli sia il Messia (harè hu bechzqat Mashiach). E se egli riesce a ricostruire il santuario nel suo luogo e a riunire i dispersi di Israele, allora avrà dato la prova che è certamente il Messia. Egli inviterà il mondo intero a servire il D-o Unico, come è detto: “e quindi tramuterò la lingua dei popoli in una lingua pura, sì che invochino tutti insieme il Nome del Signore e Lo servano tutti indistintamente (Tzefanyà 3, 9)”
BENEDIZIONE A GIUDA
(pronunziata da MOSÈ NOSTRO MAESTRO)
Queste parole disse per Giuda: Ascolta, o Signore, la voce di Giuda e conducilo al suo popolo, la sua mano contenderà per lui e gli sarà di aiuto nell’avversa fortuna.
Durante la lettura delle Benedizioni date a Giuda da Giacobbe e da Mosè, viene visto in visione il Maestro Haim nel momento dello studio, con indosso la kipà e la tunica di nuvola sul grigio/bianco.
È apparsa la scritta: “A TE” VUOL DIRE “IL MESSIA DELLA CASA DI DAVID DISCENDENTE DELLA TRIBÙ DI GIUDA”.
Visione vista e testimoniata da Carmen
La scritta: “TUTTO E’ COMPIUTO” “VITA E’ PER COLORO CHE LA SOSTENGONO” un rotolo di color verde lungo i gradini dell’Altare del Sacerdote Unto con la scritta: “VITA”. “INIZIO DEL CICLO REDENZIONALE”. “I CANCELLI DELLA RIUNIFICAZIONE”.
L’Angelo dice: “I SIGILLI DEL REDENTORE”. Viene visto Carmine Davide con un mantello rosso che porta un anello con un sigillo di luce verde con la scritta in luce: “IL SIGILLO DEL REDENTORE”.
Cosa significa portare il Sigillo del Redentore?
Il Maestro Haim in visione spiega la visione stessa, qual è il significato per cui viene visto Carmine Davide portare il Sigillo del Redentore.
Significa che tutto ciò che è contenuto nel Trono della Redenzione di sopra scende e si collega al Trono della Gloria nella Missione Messianica del Sacerdote Unto e Principe della Pace sulla terra in mezzo agli uomini. Tutti i dettagli verranno spiegati di seguito. Basta comprendere che il Trono della Redenzione è preparato nel Regno dei Cieli per il periodo della Redenzione stessa, come già spiegato (in altri testi) e ciò che è in esso contenuto si collega sulla terra al Trono della Gloria. Possiamo concludere in verità che la Missione sulla Terra in mezzo agli uomini è la Missione della Luce, della Salvezza e che Redime il Popolo Ebraico e tutta l’Umanità.
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Lamed: SIMEONE ISSACHAR ZEVULUN
Mem: GIUSEPPE BENIAMINO DAN
Nun: GAD ASHER NEFTALI
PROVERBI 21, 13-14 Chi chiude il suo orecchio al grido del povero, anch’egli, quando invocherà, non sarà esaudito. Un dono dato segretamente placa l’ira, un presente consegnato in via riservata calma un forte sdegno.
Carità e giustizia siano sempre nei cuori. * Al grido del povero devi soccorrerlo o non vi sarà risposta quando tu chiamerai. * Il povero anche colui che ha bisogno del consiglio. * L G H M * LEONE DI GIUDA * CUSTODE DELLA LEGGE * La bontà d'animo riporta l'equilibrio nell'altra persona. * Y H G H * STELLA DI CRISTO O STELLA DEL RE UNTO * STELLA DI ESTER * LEONE DI GIUDA * CUSTODE DELLA LEGGE * JAVHÈ NOSTRA GIUSTIZIA * J H W H * SARÒ QUEL CHE SARÒ
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