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BENEDETTO CHI TI BENEDICE

MALEDETTO CHI TI MALEDICE


LA CONFUSIONE DI ISACCO

Isacco era confuso sulla Benedizione, era convinto di benedire Esaù, ma stava benedicendo Jacov. Ed era giusto così: Isacco era cieco e Rivka approfittò di questo per salvare la benedizione per il giusto erede. Tutto era confuso fra Jacov ed Esaù fino al momento della loro riconciliazione, quando fu evidente che la benedizione non solo era stata data a Jacov ma era da lui solo meritata ed a lui solo da sempre appartenuta. Ma Isacco non lo poteva vedere. Solo l’intervento di Rivka, che ha interpretato correttamente la Volontà di HaKadosh Baruch Hu, pagando il costo di non essere compresa fino all’abbraccio fra Jacov ed Esaù, ha permesso di salvaguardare la Benedizione per il giusto erede, Rivka sapendo in cuor suo di fare ciò che andava fatto agli occhi di HaKadosh Baruch Hu. C’è una via nascosta nel Disegno Divino. Nascosta ad Isacco, nascosta ad Israele. C’è un momento di grande confusione in cui la Volontà Divina va seguita, ma non può essere compresa secondo le regole comuni (la benedizione che sembra spettare al figlio considerato primogenito da Isacco e da lui apertamente preferito ma che arriva all’altro figlio con l’inganno). C’è sempre nei momenti topici della storia d’Israele l’avvertimento di HaShem che ricorda agli uomini come la Sua Volontà sia diversa e si esprima in vie diverse da quelle del comune sentire. Citando solo alcuni esempi: la legatura di Isacco, la benedizione ad Efraim e Manasse, Giuda e Tamar, Ruth e la futura discendenza del Re David, l’incoronazione di Re Salomone, la Regina Ester. Tutti momenti nei quali chi ha operato lo ha dovuto fare ponendosi al di fuori delle regole comuni, ha dovuto seguire quella Volontà nascosta non curandosi del resto, ponendosi anche al di fuori delle regole della sua comunità di riferimento. SARÒ QUEL CHE SARÒ. Isacco, secondo patriarca, corrispondente al Nome di HaShem QUEL CHE, è confuso anche nel momento stesso del passaggio della Benedizione perché il Nome di HaShem QUEL CHE non è un nome ma piuttosto una espressione che serve a congiungere il primo SARÒ con il secondo SARÒ, la Prima Redenzione con l’Ultima Redenzione. Ma fino all’Ultima Redenzione, quella per tutta l’umanità, QUEL CHE non può essere compreso perché fino alla manifestazione del SARÒ finale non si sa dove porta!

In verità, la confusione di Isacco la ha attraversata, fino alla sua completezza, il Mashiach ben Joseph, colui che con la sua Missione conclude il lungo sacrificio di Isacco, fino a quando si manifesta la Missione del Mashiach ben David.

 

"BERRÀ DAL TORRENTE PER VIA, E PERCIÒ SOLLEVERÀ ALTO IL CAPO"

La manifestazione della Volontà di HaShem agli uomini segue strade diverse dalle nostre: “Le Mie vie non sono le vostre vie e i Miei pensieri non sono i vostri pensieri”. Anche per gli uomini chiamati a mettere in atto quelle vie la strada è nascosta. Forse che Abramo sapeva ciò che sarebbe accaduto quando lasciò Hur dei Caldei? Forse che Mosè immaginava di diventare il Redentore d’Israele? O che avrebbe Iddio diviso il Mar Rosso davanti a lui? O che sarebbe arrivato alle porte della terra d’Israele ma non vi sarebbe entrato? No. Ed è così per tutti coloro i quali sono chiamati da HaShem a svolgere un compito, una Missione. Ciò è particolarmente vero per la figura del Mashiach, come chiaramente descritto nel Salmo 110. Ciò che sorprende, sempre, è il fatto che il Disegno Divino che si intravede nelle profezie si può comprendere solo quando si verifica, non è mai possibile comprenderlo prima e, del resto, trarre conclusioni da ciò che non è concluso espone fortemente al rischio di errori. La figura messianica, come detto finora, può essere alla fine spiegata solo da se stessa, non vi è possibilità di spiegare il Mashiach ben Joseph fino a quando non lo fa il Mashiach ben David perchè il Mashiach ben Joseph ed il Mashiach ben David SONO LA STESSA PERSONA, LA STESSA ANIMA.

Ancora di più. Le stesse persone che mettono sulla via il Mashiach, via a lui stesso sconosciuta, non sono in grado di comprendere fino in fondo ciò che stanno facendo. Come Isacco, pensano di stare facendo ciò che devono avendo un’idea loro in mente di ciò che sta accadendo, ma in realtà stanno facendo qualcosa di diverso di cui in quel momento non possono rendersi conto compiutamente. Questo è quello che è capitato alle persone che negli anni, e sono oramai quaranta, hanno contribuito al cammino del Morè Carmine Davide Delle Donne su quella strada nascosta.

Tutta la documentazione che trovate di seguito dà conto di questo.

Ad iniziare dalla chiamata nella Yeshivà del Morè Haim Wenna passata in mano a Rav Peretz Paul Green, arrivando alla lettura di Isaia 61 nella Sinagoga di via Guastalla a Milano, dall’incontro col Rav Elia Richetti, al divieto dell’incontro a Roma con il Rav A.Piattelli, dal ricevimento dei piani del Terzo Tempio nella Sinagoga di Lungotevere a Roma al distacco con Rav Bahbout, tutti questi episodi entrano nel segno della confusione di Isacco, nella Missione del Mashiach ben Joseph, nella dura cervice di Israele.

Solo ora si comprende che tutto questo è servito per dare conferma della verità.

La verità che è il Mashiach che porta la Legge e per questo, come imposto dall’Arcangelo Gabriele, non può essere sotto la legge rabbinica. 

La verità che è lui il Sacerdote Unto, il solo in grado di purificare dall’idolatria il campo cristiano e tutto il mondo e riportare la pecora smarrita della Casa d’Israele in terra d’Israele.

La verità che la linea sacerdotale che entrerà nel Terzo Tempio in Gerusalemme ha in lui il Sommo Sacerdote della linea di Melkisedek.

La verità che la Pace Finale arriva solo facendo comprendere a tutti i figli di Abramo i loro reciproci errori, avendo nel Mashiach l’unico possibile mediatore fra tutti i campi.

La verità che la Redenzione Finale è per tutti i popoli, non solo per qualcuno.

Di seguito la documentazione che, per chi vorrà approfondire, rivelerà i passaggi del Disegno Divino per arrivare alla Missione del Mashiach ben David. Più di tutto, quando leggerete ed avrete coscienza dei passaggi avuti in questi quarant’anni per arrivare alla Missione del Mashiach ben David, ponete mente al fatto che realmente chiunque abbia avuto un ruolo nel mettere sulla strada nascosta il Mashiach non ha realmente compreso egli stesso che cosa stava in realtà facendo, ad iniziare dal Rav Peretz Paul Green a finire al Rav Bahbout. E che i passaggi sono stati tutti guidati dal Cielo, non sono stati frutto di una scelta personale del Maestro Carmine Davide Delle Donne.

Non è stata una sua scelta essere cercato e trovato dai talmidim del Morè Haim Wenna. Non è stata una sua scelta la rottura con la Yeshivà tenuta da Peretz Green. Contrariamente al suo desiderio, non è stata una sua scelta non entrare sotto l’ebraismo rabbinico. Non è stata una sua scelta ricevere i piani per la costruzione del Terzo Tempio nella Sinagoga di Lungotevere a Roma. Non è stata una sua scelta essere chiamati esplicitamente per fare il ghiur rabbinico dal Rav Bahbout. Non è stata una sua scelta che, dopo aver studiato per alcuni anni in molti corsi di preparazione nella Yeshivà del Rav Bahbout insieme ai suoi allievi ed aver circonciso tutti i maschi della sua Scuola, non gli sia stato permesso nuovamente di entrare sotto la legge rabbinica. Il Disegno Divino si è chiarito tramite tutti questi passaggi per noi, ma per i vari soggetti che lo hanno messo sulla sua strada, come Rav Peretz Green, Rav Bahbout, i rabbini con cui negli anni si è avuto a che fare, nessuno di questi ha mai potuto comprendere ciò che realmente stava accadendo, nonostante più e più volte si è cercato di metterli sull’avviso. Era semplicemente impossibile che ciò accadesse: doveva verificarsi la cecità di Isacco. Senza questo passaggio, che vuole Israele cieco alla Redenzione Finale fino al manifestarsi del Mashiach ben David (il SARÒ finale) non si sarebbe verificato ciò che è scritto nella Torah e nei Profeti. Doveva andare così. Baruch HaShem!

Già in altri scritti ho riportato in modo chiaro come in quarant'anni di Missione HaKadosh Baruk Hu mi ha guidato nella Terza Redenzione Finale per Israele e le Nazioni svelandomi di volta in volta il Suo meraviglioso Disegno Divino su tutta l'Umanità. In tutti questi anni ho ricevuto il Permesso da HaShem di adoperare scritti di uomini illuminati nei secoli a scrivere e preparare il materiale per il tempo della Redenzione, ad iniziare dalle Profezie e tutti i Testi Sacri a finire alle pubblicazioni odierne di qualsiasi tipo. Ciò che troverete nei testi che sia stato ricevuto da altri e portato da me nei testi della Redenzione lo troverete citato fra virgolette. Non confondetevi, quegli scritti sono stati ricevuti da altri e loro ne è la proprietà davanti agli uomini. Io DEVO utilizzarli davanti ad HaShem. Sono io che devo dare chiarezza a tutto ciò che è giusto.

“In escatologia ebraica Mashiach ben Yoseph o Messia ben Joseph ( Ebraico : משיח בן-יוסף masiah ben Yosef ), noto anche come Mashiach bar / ben Ephraim (Aram./Heb .: משיח בר / בן אפרים ), è un messia ebraico della tribù di Efraim e discendente di Giuseppe.  Le origini della figura sono molto dibattute. Alcuni lo considerano un’invenzione rabbinica, ma altri difendono l’idea che le sue origini siano nella Torah. 

La tradizione ebraica allude a quattro figure messianiche, chiamate i Quattro Artigiani, da una visione trovata nel Libro di Zaccaria 1:21. I quattro artigiani sono discussi nel Talmud Suk babilonese. 52b. Rav Hana bar Bizna, attribuito a Rav Simeon Hasida, identifica questi quattro artigiani come Messiah ben David, Messiah ben Joseph, Elia e il sacerdote giusto.  Ciascuno sarà coinvolto nell’inizio dell’era messianica. Sono menzionati nel Talmud e il Libro di Zaccaria.

Rashi nel suo commento al Talmud fornisce maggiori dettagli. Rashi spiega che il Messia Ben Joseph è chiamato artigiano perché aiuterà a ricostruire il tempio.  Nahmanide commentò anche la ricostruzione del tempio da parte del Messia ben Joseph.  I ruoli dei Quattro Artigiani sono i seguenti. Elia sarà l’araldo dell’eschaton. Se necessario, il Messia ben Joseph farà guerra contro le forze del male e morirà in combattimento con i nemici di Dio e Israele. Secondo Saadia Gaon la necessità della sua apparizione dipenderà dalla condizione spirituale del popolo ebraico. Nella Sefer Zorobabele e scritti successivi, dopo la sua morte si abbatterà su Israele un periodo di grandi calamità. Dio resusciterà quindi i morti e introdurrà l’ era messianica di pace universale. Il messia ben David regnerà come re ebreo durante il periodo in cui Dio resusciterà i morti. Con l’ascesa dell’ebraismo rabbinico, il sacerdote giusto non è stato in gran parte oggetto di speculazione messianica ebraica.”

Nella tradizione ebraica ci sono due Messia che devono arrivare: il Primo Messia, il “Figlio di Giuseppe”, che muore alle porte di Gerusalemme; poi arriva il Secondo Messia, il “Figlio di David”.

“Figlio di David” significa: come fece Salomone, figlio del Re David, che costruì il Primo Tempio in Gerusalemme così il Secondo Messia, il “Figlio di David”, ricostruirà il Terzo Tempio in Gerusalemme, il Tempio che non sarà mai più distrutto.

 

Lo Zadik e Hacham ha-Razin, ha-Mori Haim Wenna, figlio dello Zadik e Presidente del Tribunale Rabbinico di Sana’a (Yemen), ha-Morì Moshè Wenna, la pace sia su Lui, nacque a Sana’a all’alba del primo giorno di Shavuot. Ha-Mori Moshè, vedendo che l’esatto momento della nascita del figlio coincideva esattamente con quello del Matan Torà, gli pose il nome Haim, in virtù del verso «Haim hem le-mahasikim ba» (Vita è per coloro che La sostengono). 

Come pochissimi eletti tra i Zadikim Superiori, ha-Mori Haim nacque completamente circonciso. Egli, il più giovane tra cinque fratelli e una sorella, fu prescelto dal padre, Santo Zadik, per ricevere i Segreti della Torà ed i Segreti del Mondo.

 

Documenti fotografici del periodo di studio trascorso dal Morè Carmine Davide Delle Donne nella Yeshivà del Morè Haim Wenna. Seguito dal Rav Peretz Paul Green, ebreo americano del New Jersey (riconoscibile nelle foto dalla tunica verde indossata), il Maestro Carmine Davide Delle Donne ha studiato sette anni in qualità di allievo segreto del Morè Haim Wenna. 

...dal 1991...

Con il permesso di ha-Morì Haim, Redentore di Israele e delle Nazioni, posso svelare che le tre parole, “SARÒ – QUELLO CHE – SARÒ”, sono i tre nomi che rappresentano le TRE REDENZIONI.

Il Dio, Santo Redentore di Israele, si manifesta tre volte nella Storia allo scopo di portare l’umanità alla Redenzione Finale.

Il primo nome, “Sarò”, è la Redenzione di Israele dall’Egitto avvenuta tramite Mosè (qui il Nome è manifesto, derivando “Sarò” dal Sacro Tetragramma).

Il secondo “nome” è nascosto poiché non è un nome, ma un’espressione grammaticale che collega i due nomi. In verità, l’espressione “Quello che” rappresenta la Seconda Redenzione, la Missione Messianica di Yeshua, la Redenzione e la Salvezza delle nazioni, necessario collegamento fra la prima e la terza Redenzione, collegamento finora nascosto agli occhi di Israele.

La Terza Redenzione, nelle mani di ha-Mori Haim, completa la Rivelazione della Prima Redenzione (nella mani di Mosè) e la Salvezza delle Nazioni della Seconda Redenzione (nelle mani di Yeshua).

Le Tre Redenzioni corrispondono ai Tre Patriarchi Abramo, Isacco, Giacobbe.

 

Il documento “CONVERSIONE”, di seguito riportato, attesta la conversione e il ritorno nell’ebraismo di Carmine Delle Donne. Il documento è vergato di suo pugno dal Rav Peretz Paul Green, all’epoca reggitore della Yeshivà del Morè Haim Wenna di Sana’a (Yemen)

6808

 

Grazie El Shaddai

El Shaddai è Grande

El Shaddai è uno

 

Settembre 28, 1989 

28 Elul 5749

    Questo è un documento ufficiale della Casa di Preghiera per tutti i popoli che attesta la conversione di Carmine Delle Donne nato il 9/11/1952, figlio di Francesco e di Antonietta De Bonis. Egli con questa conversione entra nella Sinagoga Universale della Casa di Preghiera per tutti i popoli, e riceve il nome Shlomoh (Salomone). Egli in precedenza aveva fatto la nuova circoncisione del Patto Nuovo ed in data odierna ha fatto la Nuova Immersione della Sinagoga Universale. Shlomoh, in termini dei Segni della Terza Redenzione Finale, è il Cristo sceso dalla croce a Genzano di Lucania e la sua conversione alla Sinagoga Universale ristabilisce, con il permesso di Peretz, la Missione di Cristo nelle sue giuste proporzioni sulla terra, per merito del Giudice Unto del Regno dei Cieli, il Maestro di Vita Haim.

Peretz Green

Paolo Fierro 

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Goder Peretz – Carmine, il sacerdote di Genzano, è nel segno di Cristo sceso dalla croce a Genzano di Lucania. Solo che, il Cristo ritrovatosi sulla terra dopo duemila anni (in termini di segni) non era più ebreo, bensì cristiano in mezzo al mondo cattolico del profondo sud Italia. Tramite il Patto Nuovo della Redenzione Finale, per merito del Maestro di Vita, Haim, Carmine, il povero Cristo sceso dalla croce a Genzano di Lucania, senza poter dimostrare la sua vera identità, ritrova la sostanza amata dalla sua anima e riscopre le sue radici nel popolo ebraico e si illumina nel proprio ruolo come pastore delle pecore smarrite della casa d’Israele. La sua circoncisione e la sua conversione alla Sinagoga Universale, dunque, rappresentano il Cristo, ridiventato ebreo e rimesso nell’equilibrato contesto messianico del Cristianesimo illuminato della Quarta Generazione Spostata.

   Il segno ci insegna anche che il ….

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